La quarantena dovuta al Covid-2 mi ha dato un po’ di tempo per scrivere e aggiornare dei file che avevo creato tempo fa sulla Postproduzione, nel tempo ho fatto dei corsi online che hanno aperto le mia conoscenze di post produzione, nel mio portfolio potete trovare le fotografie dei generi a cui mi dedico.
Il mio pensiero è stato scrivere in modo semplice il percorso con cui postproduco le mie fotografia, un errore che si fa quando si affronta la post produzione è non settare le impostazione del programma o farlo male, questo equivale a mettere tutte le bacinelle apposto in camera oscura, non farlo crea problemi e ci farà lavorare male e avere un risultato avvolte sbagliato, perciò partiremo dalle impostazioni del programma di sviluppo e poi di Photoshop.
Impostazioni di Camera Raw e Photoshop(15.3.1)
Con un file aperto in camera raw clikkare sul collegamento sotto la foto si aprirà:
Selezionare Flusso di lavoro
Scegliere lo spazio colore Adobe RGB (1998) lo stesso che dovrete aver inserito nella Macchina fotografica, profondità 16bit/Canale.
Adesso predisponiamo le impostazioni di Camera raw e salviamole come predefinite.
Pannello Base:
Profilo : Adobe Neutro
Bilanciamento del bianco: Come scattato I valori sotto tutti a 0 meno il contrasto posizionarlo a -35.
Pannello Dettagli:
Portare tutti gli slide a 0 meno la nitidezza a 1 e il raggio a 1.0
Pannello Ottica:
Flagare: Attiva correzioni di profilo e rimuovi aberrazione cromatica, controllare che il programma riconosce l’obbiettivo usato selezionando il triangolino se il menu è chiuso
Adesso è il momento di creare il nostro predefinito per la lente che abbiamo, per fare cio dobbiamo aprire il menu Predefiniti clikkando sull’icona
Qui è possibile salvare le impostazioni fino a qui selezionate, dal menù che si pare cliccando sul:
Si apre questa finestra nel campo nome predefinito inserire il nome consiglio di mettere un nome che ricordi la lente riconosciuta al momento dello selezione nel menù Ottica.
E salvarle come impostazione predefinite Camera Raw.
Ogni volta che elaboreremo una foto fatta con questo obbiettivo andiamo in predefiniti e carichiamo il nostro predefinito, cosi come lo abbiamo preparato, partiremo sempre dallo stesso punto di partenza.
Impostazioni Photoshop
Impostiamo la scrivania di lavoro
A sinistra la barra degli srumenti ridotta a una colonna
A destra Area dei pannellipalette
Non mi dilungo molto sul posizionamento dei vari strumenti e finestre, è una questione personale e di abitudine, io ultimamente tento tutto chiuso per avere una visione d’insieme dell’immagine e apro ciò che mi serve al momento. Per facilitare il ritorno alla configurazione che più ci aggrada si può salvare un predefinito della nostra scrivania.
Selezionando Nuova area di lavoro
Dando qui un nome
Preferenze Photoshop
Andare nel menu Modifica> Preferenze> Generali
Impostare ESPORTA, utile per salvare rapidamente le immagini per internet
Scegliere
.JPG Qualità 7%
Chiedi sempre dove esportare
Metadati quello che è piu opportuno
Spazio colore spuntare converti in sRGB
Impostazioni Colore
Sempre dal menu Modifica> impostazioni colore
Impostare come sotto
Adesso abbiamo impostato ACR e Photoshop per come penso sia ottimale per sviluppare ed elaborare le nostre fotografie.
Con l’ultimo aggiornamento di ACR abbiamo una serie di funzioni molto interessanti specialmente per chi fa fotografia di Avifauna, ACR ha modificato il pannello Dettagli inserendo una nuova funzione: Riduzione del disturbo con intelligenza artificiale.
Premendo Riduzione disturbo si apre questa finestra
Io non ho fatto altro che utilizzarlo con il fattore e le impostazioni di default, utilizzando una foto che sicuramente metteva alla prova la nuova funzione. una fotografia di una cincia Bigia a ISO 25600 questa è la fotografia aperta in ACR con tutti i slide a zero:
Questo è un ritaglio al 100% 3000PX lato lungo, il rumore digitale sia di luminanza che di crominanza è particolarmente presente, dopo aver applicato la nuova riduzione de rumore la situazione è questa:
Prime considerazioni, per chi già usa dei plugin si può dire che non c’è niente di nuovo sotto il sole, direi che devono migliorare sul fronte delle dominanti che vengono inserite specialmente sul piumaggio, ma che sono tutte facilmente gestibili, sicuramente essendo uno strumento che lavora senza inserire nitidezza ha delle ottime potenzialità, non trasforma le fotografia di avifauna in soggetti impagliati. Lo considero ottimo per il fatto che è integrato a ACR e che permette il lavoro in fase di sviluppo subito prima dell’apertura in Photoshop, per lo più è compreso in Photoshop e non necessita di spendere altri soldi per altri plugin. Le prove continuano…
Nel tempo le tecniche per ridurre il rumore vedevano un intervento in ACR, veniva chiamato riduzione rumore di Luminanza, nelle ultime versioni questa slide veniva usata quando i valori di rumore erano molto presenti nelle fotografie, diciamo a partire da 6400 ISO, ultimamente in fase di ripresa anche in condizioni estreme cioè prima dell’alba scattando con tempi molto bassi non mi è mai capitato di superare 5000 ISO, solo in un caso mentre riprendevo un Beccaccino che si trovava in ombra completa e per le condizioni di rapidità della fotografia non ho controllato il valore di ISO raggiunto…
Questo è un crop al 100% parliamo di 10000 ISO, nel processo di Sviluppo non sono intervenuto sulla slide di Riduzione disturbo.
Ho continuato il processo di post produzione seguendo il percorso che vi sto per descrivere e il risultato è stato avere una fotografia cosi.
Rumore completamente controllato e gestito, piumaggio morbido.
Dopo aver eseguito lo sviluppo in ACR il file viene aperto in Photoshop, il primo intervento è proprio la riduzione del rumore con il plugin Topaz denoise AI
Si procede in questo modo:
Duplica livello (CTRL+J)
Aprire Topaz Denoise, dal menu Filtro
Questa è l’interfaccia
Di default si mette con valori 15/15 e elabora una Preview che ci fa rendere conto della situazione, da un utilizzo che ne ho fatto nel tempo attivare la funzione auto ci permette di vedere come l’algoritmo legge la foto, cioè quanto rumore è presente e quanta nitidezza manca, nel nostro caso, le ultime versioni di Topaz denoise AI hanno molte più possibilità di scelta, è sempre bene partire dalla configurazione automatica ma poi meglio verificare ogni possibilità che il plugin mette a disposizione.
Questa fotografia è stata scattata a ISO 1250, perciò non servirà un grande intervento per rimuovere il rumore. Come nitidezza penso che l’algoritmo lavori per darci una foto finita, non va bene perché inserisce una componete di bianco (le piume sbrilluccicano) che non ci permette di lavorare in modo ottimale per raggiungere quella morbidezza del piumaggio che è bellissima in queste creature.
Perciò normalmente dimezzo il valore che con la funzione auto il programma sceglie in questo caso 20. Dopo l’elaborazione un indicazione di rimozione corretta del rumore è la pulizia dell’occhio, può essere necessario aumentare il reduce noise, fare attenzione a non perdere i dettagli del piumaggio.
Unico livello (CTRL+E)
Considerazioni questo plug-in può essere usato nel processo di elaborazione più volte, unica pecca è necessario fare molta attenzione alla nitidezza che inserisce anche mettendo il valore di sharpness a zero, in alcune zone della foto non lavora in modo ottimale perciò è necessario fare sempre molta attenzione e fare un controllo delle parti nitide con la fotografia a risoluzione 100%, purtroppo alcune foto si crea un difetto molto fastidioso sul piumaggio
Sembra come se ci fosse aberrazione cromatica sulle piume, i bordi risultano verdi. E’ qui sempre necessario intervenire e controllare che il plugin non rovini la fotografia.
Marco Venanzi
Integro questo articolo con la nuova funzione di Adobe Camera Raw (15.3.1)
ACR
Potete leggere come rimuovere il rumore in ACR con la nuova versione qui.
Il contrasto nello sviluppo delle fotografie in ACR (Adobe Camera raw) lo gestisco partendo da – 35, cerco di uscire da ACR con un file molto neutro così da intervenire sul rumore in modo da non avere problemi sui bianchi e sui neri, questo fa sì che nel processo di elaborazione in Photoshop è necessario inserire dei passaggi che ripristinano e gestiscono il contrasto nella nostra fotografia, perciò vediamo come procedo.
La prima cosa da decidere è quando, io preferisco controllare il contrasto dopo aver restituito alla fotografia il colore, questo significa che intervengo sul contrasto senza toccare la saturazione dei vari colori.
Il primo metodo è lavorando sulla regolazione Valori tonali questo significa che siamo in LAB che avremo questa situazione
lavoreremo sul canale della luminosità, e regoleremo i due triangolini del bianco e del nero, come vedete non ci sono informazioni da zero ad un certo valore per tutti e due i triangoli spostandoli stringendoli avremo un aumento del contrasto che va regolato secondo il nostro gusto, impostante e non andare oltre l’inizio delle informazioni, questa immagine è senza illuminazione diretta perciò di prese ha scarso contrasto, l’ho scelta per questo perché sarà più difficile scegliere il giusto valore.
Stringendo i triangolini vedi come cambia l’istogramma gli estremi dello stesso arrivano piu vicino ai valori 0 e 255 questo significa che abbiamo informazioni su tutta la scala della luminosità.
ecco la differenza:
PrimaDopo
Un altro metodo che uso sempre con il profilo Colore LAB nel canale luminosità, è con livello di Regolazione Curve dove lavoreremo sempre sulla luminosità. Questa è la situazione nel pannello livelli.
Nella finestra proprietà
Lavoreremo selezionando i triangoli bianco e nero, dobbiamo considerare che la scala è composta da valori da 0 a 100 perciò lavoreremo con più accortezza il valore 7 è un ottimo punto di partenza.
Come vedete nel campo predefinito si possono creare dei preset personali cosi da risparmiare tempo con valori che ci risultano più usati.
A questo punto avremo una foto con maggiore contrasto, ma non sempre quest’ultimo si applica senza creare problemi, un problema tipico del contrasto sul piumaggio degli uccelli chiari è far perdere morbidezza rendendo il bianco troppo forte, per questo useremo una funzione molto interessante dei livelli che si apre facendo click destro sul livello interessano nel nostro caso questo della luminosità modificata in LAB e scegliendo Opzioni di fusione
Si aprirà una finestra molto interessante.
Noi useremo una sola funzione delle tante disponibile chiamata Fondi se:
Non mi dilungo nella spiegazione di questa finestra e della funzione ma, spigherò il concetto di utilizzo, avendo contrastato l’immagine, ma vogliamo salvaguardare i bianchi, questa funzione ci permette di sfumare l’intervento sulla parte luminosa in modo graduale cerando una mascheratura della regolazione, agiremo su:
Tenendo premuto il tasto ALT (su Windows) il triangolo di divide e lo sposteremo verso sinistra
Guardando la foto avremo in anteprima l’effetto che riporterà nelle zone bianche l’originale prima della regolazione che è presente nei livelli sottostanti, facciamo OK
Nota questa mascheratura può essere fatta anche sui neri quando ci sono delle condizioni che li chiudono troppo con l’applicazione delle curva luminosità in LAB.
Ultimato il lavoro convertiremo il profilo in RGB.
Google Nik Collection
Il filtro è Filtro inserito nel plug-in gratuito che è reperibile on line la Google Nik collection.
Per poterlo usare in Photoshop 2021 è necessario duplicare il livello di sfondo e trasformarlo in oggetto avanzato, poi aprire dal menu filtro il plug-in Color Efex pro 4 e scegliere tra i filtri disponibili la finestra si presenta così.
I controlli del filtro appariranno cosi
Il plug-in ha delle slide che sono intuitive
Correggi dominante cromatica lo dice la parola stessa toglie la dominante
Correggi contrasto e da toccare con cautela che fa disastri
Contrasto dinamico regola il valore del contrasto
Il mio modo di procedere o meglio la filosofia da mettere in campo e impostare un contrasto che rispecchi la condizione di scatto perciò:
Imposto un valore per il Contrasto dinamico intorno a 15 per poi poter valutare l’intervento delle altre slide poi con correggi dominante mi sposto, la nostra foto è già stata corretta ma intervenire conferma il lavoro fatto, anche con questa vado a 15. Con correggi contrasto mi fermo a 10. Intervengo su Ombre e Alte luci, Ombre 50%, Alte luci 20%. Queste due ultime slide funzionano come il fondi se che abbiamo visto nel contrasto in LAB nella curva di luminosità
PrimaDopo
Siamo arrivati a questa condizione, il lavoro nella NIK è finito faccio ok
Questa è la finestra dei livelli
Sembrerà una fissazione ma controllo ancora le dominanti Blu e Ciano perciò seleziono la regolazione tonalità e saturazione, click sulla manina e seleziono con il attivato il campionatore la parte dove era presente il Blu e Magenta e porto la slide al 100% positivo per vedere se esce il Blu o il Magenta risultato, è necessario intervenire
Il Blu -20 il Magenta -15
Il pannello livelli mostra la maschera per evidenziare dove ho pennellato.
Il risultato, il controllo delle dominanti è sempre necessario, sempre
Controllo finale del contrasto prima della pubblicazione
Prima di salvare l’immagine faccio sempre una verifica del contrasto con la regolazione valori tonali in Luminosità
Dalla finestra proprietà della regolazione facciamo l’intervento
Spostiamo i triangolini nero e bianco tenendo premuto il tasto ALT fintanto che non vediamo comparire il punto di bianco e di nero relativo, questo ci indica qual è il pixel bianco e nero della nostra immagine, in questo modo avremo una immagine che non contiene a sinistra e a destra zone senza dettagli.
BiancoNeroPrimaDopo
Concludo dicendo una immagine con il giusto contrasto ha quel di più che attrae l’osservatore, anche questo tema ha una sua componente creativa, alcuni lo usano per avere delle foto che insieme al colore diventano riconducibili ad un autore. Scegliere il proprio stile può passare anche per delle caratteristiche di colore e contrasto.
La nitidezza è sicuramente tra il momento nell’elaborazione il fattore che ha più sistemi per raggiungere il risultato desiderato, i metodi sono moltissimi in Photoshop abbiamo la Maschera di Contrasto (MDC) e la Nitidezza Avanzata che possono essere usati ma ce ne sono molti altri, io come primo sistema userò la Nitidezza Avanzata è tra i sistemi più semplici dopo aver impostato Photoshop, nella versione CC 2018 è stato integrato con delle impostazioni relative alle Luci e le Ombre. Poi vedremo la nitidezza che usa il canale Luminosità del metodo Colore LAB anche questa molto indicata perché non intacca la parte colore della nostra immagine, per questi sistemi consiglio di crearsi della azioni per velocizzare l’applicazione con vari valori del fattore 20,30,40 e cosi via da non dover eseguire tutta l’elaborazione ogni volta. Ultimo strumento che sto utilizzando è Double USM 2 inserito in Photoshop tre le CC Extensions.
Nitidezza Avanzata:
Prima di tutto duplica il livello CTRL+J cambiare il metodo di fusione in Scurisci
Filtro > Nitidezza > Nitidezza Avanzata
Il pannello che si apre sarà questo
Cliccare sulla freccetta di ombre e luci…
Copiare i valori che vedi impostati
Ombre:
Fattore dissolvenza 0%
Ampiezza totale 50%
Raggio 1px
Luci:
Fattore dissolvenza 30%
Ampiezza totale 50%
Raggio 4px
Cliccare sulla freccetta ombre e luci non andranno più modificati questi valori
Passiamo all’applicazione della nitidezza, il metodo di fusione scurisci è usato perché nel dare la nitidezza spesso si sbaglia creando nei sbrilluccicamenti anomali nelle zone in luce piena del piumaggio, in natura nessuna piuma brilla può essere l’effetto del sole ma va controllato nell’applicazione della nitidezza.
Per questo inseriremo un valore che non cambierà relativo al Riduci disturbo: 3%
Elimina: sfocatura con obbiettivo
Invece parliamo degli altri due che sono quelli che determineranno l’effetto
Fattore: quantitativo di nitidezza
Raggio: come verrà applicata
Il fattore direi che più che percentuale è un valore assoluto più dai più vedrei l’effetto.
Il Raggio permette di lavorare sui dettagli dell’immagine, se abbiamo un uccellino con piume fini e molto ravvicinate per separarle e applicare la nitidezza ad ognuna dovremo dare un raggio piccolo 0,3px se invece i dettaglio sono su bordi separati daremo un raggio più grande 0,5px.
In pratica:
Portare l’immagine al 100% spostare il pannello sul lato dove non dà fastidio
In questa immagine fattore 150% raggio 0,3px
Guardare l’effetto sull’immagine dare il tempo di elaborare al pc e con anteprima vedere il prima e il dopo (nel riquadro anteprima del pannello non viene considerato il metodo di fusione). Attendere l’elaborazione.
Per il fattore non supererei 300% come valore.
CTRL+E
Nitidezza LAB:
Duplichiamo il livello (CTRL+J)
Poi Immagine> Metodo> Colore LAB
Photoshop chiede se si vogliono unire i Livelli, scegli Non Unire
Andare nella Palette Canali e selezionare Luminosità
Adesso fai Filtro> Nitidezza> Nitidezza avanzata….
I valori da usare sono già impostati, unico intervento è sul Fattore
Questo tipo di nitidezza la utilizzo come secondo passaggio prima del salvataggio con valori di Fattore che vanno da 20% a 50%.
Nitidezza Double USM 2
Questo plug-in è integrato in Photoshop a un pannello che si apre e che come per la nitidezza avanzata permette di impostare i valori per la Luci e le Ombre.
I valori sono leggermente diversi partiamo dalle cose simili alla Nitidezza avanzate, per il raggio ha la stessa logica dettagli fini raggio piccolo dettagli più grandi raggio più grande, la soglia (Threshold) decide il valore dal quale si dovrà partire (lasciare a 0) . Il valore del fattore (Amount) ha due possibilità una per le ombre (dark) una per le luci (light), qui possiamo scegliere due quantità (Amount) quella per le ombre sarà maggiore perché migliorerà l’immagine, quella per le luci sarà invece ¼ del valore delle ombre, in quanto valori più alti generano anomalie e zone in cui c’è perdita di dettaglio.
Double USM 2 permette di salvare dei preset questi ci permetteranno di scegliere il quantitativo in funzione dell’immagine che dobbiamo elaborare.
Ho creato tre preset:
140 – 0,4 – 0 _ 20 – 0,2 – 0
150 – 0,4 – 0 _ 30 – 0,2 – 0
180 – 0,7 – 0 _ 70 – 0,3 – 0
I valori vanno inseriti dall’alto verso il basso.
Il pannello ha altri slide nascosti che non verranno utilizzati.
Questo Plug-in lo utilizzo per il primo passaggio di nitidezza nell’elaborazione.
La produzione delle fotografie naturalistiche è sul campo che vede la parte più impegnativa, ma c’è anche la parte relativa allo sviluppo e alla post produzione, di questa parte e in particolare su come gestisco il colore vi racconto in questo articolo. Nel mondo attuale della pubblicazione web/social molto spesso assistiamo alla condivisione di fotografie che hanno una notevole componente creativa, l’obbiettivo è attirare il dito dell’osservatore sul cuoricino per guadagnarsi il sudatissimo like, l’obbiettivo di quello che scriverò è invece la realizzazione di fotografie che siano emotivamente interessanti, che non stravolgono la realtà di quanto ripreso.
Nella sequenza di azioni che vengono messe in atto durante lo sviluppo e nella post produzione dei file che per forza di cosa saranno sempre file RAW, la filosofia è sviluppare la foto per far sì che la componente rumore di Crominanza venga rimossa, gestire e predisporre il file per la rimozione della componente rumore di Luminanza, un successivo controllo e eventuale ripristino della nitidezza, finalmente l’elaborazione Colore della fotografia. La gestione della Crominanza che è a tutti gli effetti un disturbo del Colore la eseguo nel programma di sviluppo, nella pratica si porta l’immagine al 100% della sua risoluzione, ci portiamo in un punto scuro dove è sicuramente più presente il rumore cromatico, ed agiamo sul cursore che la rimuove fintanto che arriviamo a neutralizzarne la presenza.
a sinistra il file originale, a destra dopo la rimozione
Il file poi verrà preparato scegliendo un profilo Neutro, verranno fatte regolazioni nel solo pannello base.
Fotografia dopo le azioni del pannello base
La gestione della componente Luminanza verrà corretta nel programma di elaborazione o in un plug-ig specifico, la componete di rumore di Luminanza non ha effetto sul colore dell’immagine, ma togliere l’effetto grana è una parte importante per restituire una fotografia pulita, difficilmente una fotografia naturalistica la potrete apprezzare con un effetto grana presente se non per un motivo creativo.
Una volta arrivati ad avere un file pulito dal rumore e con la giusta nitidezza, si procede a renderlo apprezzabile all’osservatore finale. Per prima cosa restituiamo alla fotografia la sua componente colore che è stata volontariamente ridotta per eseguire la pulizia del rumore. La prima azione è convertire il profilo colore in LAB, questo ci permette di lavorare sui tre canali che compongono il LAB (L – A – B) per quanto riguarda il colore agiremo sui canali A e B che sono quelli che per mezzo di un azione su una regolazione curva determinano incremento della saturazione, senza avere effetti sulla Luminosità dell’immagine.
Cosa si intende agire su una regolazione curva, la spiegazione è più intuitiva con un esempio:
pannello proprietà della regolazione curve
La riga diagonale è dove noi possiamo agire, creando dei punti su di essa, o spostando i due triangoli qui sotto evidenziati.
Scegliendo i canali prima A e poi B agiremo sulla componente cromatica, e qui c’è la regola fondamentale relativa all’incremento della saturazione che possiamo raggiungere con il profilo LAB:
Più la diagonale è ripida, più la saturazione sarà maggiore
In pratica dobbiamo agire su entrambi in canali A e B in modo uguale per ottenere un aumento della saturazione omogeneo in questo modo:
risultato per il solo canale Canale Arisultato per il solo canale Canale B
Il risultato delle due curve modificate A+ B e questo sotto
Questo fin qui mostrato è il metodo migliore per avere un aumento di saturazione senza interferire con la luminosità della fotografia, le possibilità di miscelare i valori delle due curve possono essere gestiti anche per effettuare elaborazioni creative, introducendo la possibilità di virare la foto su colori che non erano presenti al momento dello scatto. Ma non è tutto oro ciò che luccica, purtroppo questa azione ha si ridato il colore alla nostra fotografia, ma nell’aumentare la saturazione si determinano molto spesso anche l’enfatizzazione di dominanti anomale, la classica delle fotografie naturalistiche è quella blu, o ciano, o magenta, in ordine per esperienza. Da questo momento penso che entri un po’ il gusto personale, c’è a chi piace una certa dominante blu, rende il tutto più attraente, non è sempre cosi, per esempio su questo soggetto che ha un piumaggio veramente particolare una certa componente può essere comunque naturale, ma non sui soggetti chiari o bianchi, a mio gusto li va tolta. Anche su questa la rimozione mette in mostra la colorazione iridescente del Mignattaio.
Rimaniamo su questa fotografia il metodo è lo stesso per tutte, prima di tutto dobbiamo trovare il punto più in luce e il punto più in ombra, e per mezzo del campionatore colore lo dobbiamo selezionare, con il tempo ed esperienza sì va anche a intuito, ma c’è un modo che aiuta, l’uso della regolazione soglia. questo è ciò che ci fa vedere:
Regolazione soglia
Spostando il triangolino a sinistra avremo in evidenza il punto più in ombra con il campionatore colore inseriremo il primo punto, lo stesso dopo aver spostato il triangolino destra inseriremo il punto più in luce.
scegliere il CAMPIONE Media 5X5
Diminuendo l’opacità al 30% della regolazione soglia avremo questa visualizzazione:
Nel pannello info i due punti verranno mostrati cosi, se non avete questa visualizzazione andate nelle impostazioni del pannello info e settatelo.
Disattiviamo il livello soglia e creiamo una nuova regolazione curve e spostiamoci prima di tutto sul canale A, selezioniamo la manina:
Andiamo sul punto campionato 1 con il puntatore, clicchiamo e tenendo premuto guardando il pannello info portiamo il valore relativo a zero
Facciamo lo stesso sul canale B della regolazione curve, se guardiamo la fotografia le dominati bluastre sono sparite.
Ma attenzione questa cosa influirà anche sul punto più scuro, come si può risolvere? Ci sono due metodi il primo lavorare per avere una media tra i due punti il chiaro e lo scuro, oppure in particolare in questa fotografia si possono fare due regolazioni curve una per la parte più chiara e una per la parte più scura, aggiungendo una maschera di luminosità alle regolazioni che normalmente le hanno bianche, in questo caso quella che normalizza la parte chiara dovrà lavorare sulla parte luminosa, quella che normalizza la parte in ombra dovrà lavorare sulla parte scura, cioè il soggetto procediamo.
questo è il risultato sui livelli con le maschere applicate:
Partendo da sotto livello di sfondo (la nostra fotografia) Saturazione incremento fatto all’inizio, livello soglia per evidenziare punto più chiaro e punto più scuro (poi spento), livello di regolazione per normalizzare la parte luminosa della fotografia, con maschera presa per mezzo del canale Luminosità, secondo livello di regolazione per normalizzare la parte più in ombra della fotografia per mezzo del canale Luminosità, come vedete le due maschere sono una l’inverso dell’altra, per far lavorare la regolazione sulla parte desiderata, in questo caso il chiaro sullo sfondo, lo scuro sul soggetto. Questo il risultato visibile nel pannello INFO:
A e B sui due punti chiaro e in ombra sono a zero, nessuna dominante è presente. c’è un altra cosa che possiamo fare, avere il massimo del contrasto nella nostra immagine, come vedete la Luminosità nel punto più chiaro è a 91 e nel punto più scuro è a 1, per il punto più scuro non penso sia necessario intervenire, ma nel la parte più chiara si potrebbe migliorare la condizione vediamo come, aggiungendo un nuovo livello di regolazione curve e lavorare sulla Luminosità.
Nella figura in alto a sinistra l’istogramma nel canale luminosità ha una parte che non ha informazioni, prendiamo il triangolino bianco e lo portiamo in prossimità dell’inizio della curva, il valore scelto nel pannello info e 99 cosi da non essere a battuta. A questo punto guardiamo da dove siamo partiti.
PrimaDopo
Siamo arrivati alla fine, molto spesso si pensa che ci siano quali segreti dietro a certe fotografie, qui abbiamo visto come la gestione del colore fatta con cognizione di causa restituisce una immagine molto delicata, allo stesso tempo valorizza il soggetto che la natura ha donato di caratteristiche eccezionali.
Questa foto è frutto dell’uso delle Maschere di Luminosità, una differente elaborazione che rende mi piace perché rende la fotografia molto simile alla realtà….
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