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Marco Venanzi
Nel tempo le tecniche per ridurre il rumore vedevano un intervento in ACR, veniva chiamato riduzione rumore di Luminanza, nelle ultime versioni questa slide veniva usata quando i valori di rumore erano molto presenti nelle fotografie, diciamo a partire da 6400 ISO, ultimamente in fase di ripresa anche in condizioni estreme cioè prima dell’alba scattando con tempi molto bassi non mi è mai capitato di superare 5000 ISO, solo in un caso mentre riprendevo un Beccaccino che si trovava in ombra completa e per le condizioni di rapidità della fotografia non ho controllato il valore di ISO raggiunto…
Questo è un crop al 100% parliamo di 10000 ISO, nel processo di Sviluppo non sono intervenuto sulla slide di Riduzione disturbo.
Ho continuato il processo di post produzione seguendo il percorso che vi sto per descrivere e il risultato è stato avere una fotografia cosi.
Rumore completamente controllato e gestito, piumaggio morbido.
Dopo aver eseguito lo sviluppo in ACR il file viene aperto in Photoshop, il primo intervento è proprio la riduzione del rumore con il plugin Topaz denoise AI
Si procede in questo modo:
Duplica livello (CTRL+J)
Aprire Topaz Denoise, dal menu Filtro
Questa è l’interfaccia
Di default si mette con valori 15/15 e elabora una Preview che ci fa rendere conto della situazione, da un utilizzo che ne ho fatto nel tempo attivare la funzione auto ci permette di vedere come l’algoritmo legge la foto, cioè quanto rumore è presente e quanta nitidezza manca, nel nostro caso, le ultime versioni di Topaz denoise AI hanno molte più possibilità di scelta, è sempre bene partire dalla configurazione automatica ma poi meglio verificare ogni possibilità che il plugin mette a disposizione.
Questa fotografia è stata scattata a ISO 1250, perciò non servirà un grande intervento per rimuovere il rumore. Come nitidezza penso che l’algoritmo lavori per darci una foto finita, non va bene perché inserisce una componete di bianco (le piume sbrilluccicano) che non ci permette di lavorare in modo ottimale per raggiungere quella morbidezza del piumaggio che è bellissima in queste creature.
Perciò normalmente dimezzo il valore che con la funzione auto il programma sceglie in questo caso 20. Dopo l’elaborazione un indicazione di rimozione corretta del rumore è la pulizia dell’occhio, può essere necessario aumentare il reduce noise, fare attenzione a non perdere i dettagli del piumaggio.
Unico livello (CTRL+E)
Considerazioni questo plug-in può essere usato nel processo di elaborazione più volte, unica pecca è necessario fare molta attenzione alla nitidezza che inserisce anche mettendo il valore di sharpness a zero, in alcune zone della foto non lavora in modo ottimale perciò è necessario fare sempre molta attenzione e fare un controllo delle parti nitide con la fotografia a risoluzione 100%, purtroppo alcune foto si crea un difetto molto fastidioso sul piumaggio
Sembra come se ci fosse aberrazione cromatica sulle piume, i bordi risultano verdi. E’ qui sempre necessario intervenire e controllare che il plugin non rovini la fotografia.
Marco Venanzi
Integro questo articolo con la nuova funzione di Adobe Camera Raw (15.3.1)
Potete leggere come rimuovere il rumore in ACR con la nuova versione qui.
Il modo migliore per analizzare una fotografia è rispondere ad alcune domande che mi sono sempre posto.
Cos’è una fotografia?
Prima di tutto penso sia il caso di analizzare in modo basico il significato di fotografia, è la rappresentazione su carta o a schermo di un momento, questo perciò può avere vari connotati, il primo è sicuramente il più importante l’emotività, la seconda curiosità, il terzo documento.
Quali sono le componenti che devono essere prese in considerazione in una fotografia?
In una fotografia le componenti che vanno analizzate sono svariate, ma prima di tutto penso sia importante che lo scopo per cui è proposta la fotografia centri le intenzioni del fotografo, questo significa che lo spettatore riesca a cogliere il messaggio che il fotografo si è preposto. Faccio degli esempi pratici se desideriamo proporre una fotografia che rappresenta un momento particolare della vita di un animale, che lo caratterizza, è necessario per forza di cose fare in modo che questo momenti sia ripreso nel modo da metterne in evidenza la forza emotiva. Questo ci costringe ad avere un grande senso critico a riguardo della fotografia, scartando tutte quelle che magari non sono emotivamente piene del messaggio.
Perché è difficile valutare una fotografia naturalistica?
La fotografia naturalistica ha dei connotati ben definiti, prima di tutto rappresenta soggetti non controllabili, questi non rispondono a nostre indicazioni. La fotografia naturalistica è spesso vissuta come fotografia vagante, usciamo di casa alla ricerca di un soggetto casuale. La fotografia naturalistica è difficile per motivi tecnici, vedi l’uso di attrezzature estreme, condizioni di ripresa difficili, soggetti elusivi.
Nella valutazione di una fotografia naturalistica è necessario conoscere il soggetto ripreso, le sue caratteristiche, direi anche comprendere le difficoltà della foto specifica.
Quali sono i fattori che devono essere presi in considerazione nella valutazione di una fotografia naturalistica?
Come avete visto fino ad adesso non ho mai parlato di tecnica e non lo farò ancora, quando viene prodotta una fotografia naturalistica si possono usare vari modi per far sì che il soggetto, il messaggio, l’attimo emotivo, siano al centro dell’attenzione, molti completano questa cosa anche in post produzione inserendo alchimie che non erano nello scatto originale. Ma veniamo alla fotografia:
Per valutare una foto ci sono diverse cose vengono prese in considerazione, queste hanno diverso peso nella valutazione finale della fotografia partiamo da la più importante, Valore Emotivo cioè quanto il soggetto rappresentato tocca lo spettatore. Come secondo punto di forza metterei il Contenuto o Soggetto questo dà a una fotografia un valore intrinseco. Come terzo punto di forza inserirei la Luce i fotografi sanno quanto sia importante avere la luce giusta e l’illuminazione che rende la fotografia gradevole. Come quarto punto di forza metterei la Composizione questa permette di rendere la fotografia magnetica verso il soggetto e il contenuto della fotografia stessa.
Questi sono i quattro fattori creativi che dipendono completamente dal Fotografo, è lui che li sceglie per mezzo dello studio del contesto, del soggetto e liberando la sua creatività in fase di ripresa.
Come quinto punto inserirei la Tecnica, la tecnica potrebbe essere vista come un singolo punto, ma invece io sono del parere che dovrà essere divisa nei fattori che determinano una foto tecnicamente corretta. Quali sono questi fattori, il primo è sicuramente il Fuoco, questo deve cadere nel punto di maggiore interesse della fotografia è responsabilità del fotografo gestire la sua attrezzatura per garantirsi il fuoco nel punto desiderato. Il secondo punto relativo alla tecnica è la corretta Esposizione questa come tutti i fotografi sanno è il frutto dell’equilibrio tempo(T) Diaframma (F) Sensibilità pellicola (ISO) in questo fattore gioca un importante funzione il Diaframma questo ci permette di decidere la profondità di campo del punto di messa a fuoco con relativa quantità di sfocato conseguente. Il diaframma è anche responsabile della nitidezza che avremo nella zona a fuoco, più avremo un diaframma chiuso più avremo una grande profondità di campo maggiore sarà la nitidezza della zona a fuoco.
Considerazione finali (sul supporto e sulla risoluzione della fotografia) e sulla post produzione
Prima di tutto parto dal fatto che una foto va valuta sul suo supporto di riferimento, cosa intendo? una foto creata per la stampa verrà valutata su la stampa, per una foto digitale, la valutazione a monitor, questo dovrà essere calibrato, di grandezza idonea non meno di 21”, le fotografie a monitor cosi potranno essere valutate alla loro risoluzione ed avremo anche la possibilità di verificarne la qualità. La risoluzione determina di valutazione di una foto molto spesso racconta molto della fotografia, oggi le macchine fotografiche hanno grandi risoluzioni e una fotografia ridimensionata più del 70% della risoluzione di ripresa spesso nasconde errori in fase di ripresa in primo luogo sul fuoco, le fotografie sfocate non andrebbero mai proposte. Nell’era dei social molte fotografie vengono visualizzate su tablet, cellulari, questi supporti non permettono di fare valutazioni obbiettive.
La postproduzione è una parte integrante del processo che porta alla foto che viene proposta, non possiamo sapere quanto se non vedendo il file originale, ma che sicuramente non verrà messo a disposizione, questa può essere più o meno invasiva, sicuramente vede la parte di sviluppo e ritaglio che è accettato anche nei concorsi, meno la rimozione di elementi di disturbo o la sostituzione di parti, per il colore molte vengono elaborate per far sì che attraggano l’osservatore. Molti inseriscono sfocature, illuminazioni creative sfocati improbabili, certamente tutte queste cose non sono riconoscibili ad un occhio inesperto e sicuramente inseriscono un effetto wow, penso che non si debba criticare il fotografo che le propone, ma che possiamo dare loro il posto che gli spetta le inseriremo nelle categorie Fine Art, o nella Grafica, se non addirittura nei fotomontaggi.
Concludo queste considerazioni da Covid Positivo, prima di tutto una fotografia deve essere a fuoco, correttamente esposta, una risoluzione di almeno 4k, essere scattata negli orari che permettono di avere la luce migliore, o avere una luce controllata, la composizione scelta dal fotografo deve renderla gradevole e mettere lo spettatore nella condizione di comprendere la scena e il soggetto, rappresentare lo stesso soggetto in modo da dargli la giusta considerazione e di poterlo apprezzare per le sue qualità o per le sue caratteristiche.